Vi piacciono i buffet? Ecco a cosa fare attenzione in estate

Estate è sinonimo di caldo, di giovani che escono, di aperitivi sulla spiaggia e di cene a buffet. Certo è, però, che quando le temperature superano i 40 gradi, come ormai è norma in gran parte dell'Europa meridionale e degli Stati Uniti, serve fare attenzione ai cibi da buffet e al loro stato di conservazione. L'immunologo Mauro Minelli, docente di Dietetica e nutrizione umana Università Lum di Bari, ha dato qualche utile consiglio su cosa fare attenzione, cosa mangiare e cosa sarebbe meglio evitare in un buffet che serve tante persone per molte ore di fila. Caldo, batteri e tossinefezioni sono i pericoli principali dai quali guardarsi, ma non sono gli unici.

La mancata osservazione di anche solamente poche delle norme igienico-sanitarie richieste, spiega il professore, potrebbero portare a numerosi sintomi, prevalentemente di tipo gastrointestinale, quali vomito, diarrea, dolori addominali e talvolta anche febbre.

Prodotti caseari a base di latte non pastorizzato, quanto con le carni servite fredde dopo essere state cucinate in sughi umidi, sono alcuni dei principali cibi che causano problemi in un Buffet, a causa del loro cattivo stato di conservazione e resistenza alle alte temperature.

In generale bisogna sempre fare attenzione ai cibi crudi a buffet, ma un'attenzione maggiore va riservata al pesce crudo, di solito servito sotto forma di sushi. Infatti, l’assunzione di pesce non adeguatamente abbattuto, o anche semplicemente non correttamente pulito, eviscerato e conservato, va ricordato, può trasformarsi in veicolo di infezioni batteriche.

Le pietanze a base di uova e derivati, come di maionese, non sono una scelta ottima per quanto riguarda i buffet. Solitamente, questi piatti vengono cambiati nel corso della serata, ma questo potrebbe non accadere. Le alte temperature estive non consentono la corretta conservazione di questi cibi, che dovrebbero essere tenuti a una temperatura non superiore ai 5°C. Se questo non succede, nel giro di poche ore non saranno più commestibili, con conseguenze intestinali pessime.

Anche senza essere esperti di cucina, solitamente, l'aspetto, l'odore e il primo sapore di una pietanza di fa capire immediatamente se stiamo mangiando qualcosa di buono o di strano. Attenzione alle quantità di alcool ingerite, che potrebbero offuscare i sensi e non permetterci di riconoscere cibo non commestibile.