I benefici del sale nero in cucina

Il sale nero è un sale grezzo di origine vulcanica che se utilizzato con moderazione e in assenza di particolari indicazioni mediche, può comportare una serie di benefici per la salute. 

Tra i primi benefici del sale nero c’è la composizione minerale, che consente di assimilare importanti sostanze nutritive come ferro, cloruro di potassio, cloruro di sodio e zolfo. Il potassio, ad esempio, svolge diverse funzioni, e tra queste: partecipa alla contrazione muscolare, come quella del muscolo cardiaco, contribuisce alla regolazione dell'equilibrio dei fluidi e dei minerali all'interno e all'esterno delle cellule e aiuta a tenere sotto controllo la pressione sanguigna. Lo zolfo, invece, è importante per la crescita dei capelli, è utile per il benessere della pelle e per dare forza all'organismo. 

Per quanto riguarda la bellezza dei capelli e della pelle, il sale nero sarebbe in grado di contribuire alla salute di entrambi, migliorandone l'aspetto. Questo è dovuto al fatto che il sale nero conterrebbe proprio le sostanze nutritive che spesso sono presenti anche all'interno di integratori consigliati per pelle e capelli. La regola principale, comunque, resta sempre quella di utilizzarlo con moderazione. Nell'ambito scientifico, infatti, c'è ancora molto dibattito contrastante in merito all'impiego del sodio.

Secondo una ricerca pubblicata su Diabetes & Metabolism, bassi livello di sodio nell'organismo potrebbero essere in qualche modo correlati ad una maggiore incidenza di diabete di tipo 2. Per tale motivo, il fabbisogno giornaliero di sodio dovrebbe essere garantito per contribuire a scongiurare la comparsa di questa patologia. L'utilizzo moderato di sale nero, in assenza di controindicazioni mediche, potrebbe dunque essere l'ideale.

Il sale nero è generalmente considerato un condimento di qualità proprio perché migliorerebbero l'apporto dei sali minerali, grazie ai quali sarà possibile contribuire a ridurre l’incidenza di molte malattie croniche e complesse, riuscendo a mantenere l’omeostasi (ossia l'attitudine degli organismi viventi a conservare le proprie caratteristiche al variare delle condizioni esterne dell'ambiente tramite meccanismi di autoregolazione).